Cinema: L’aventure de la Vie

Ci sono molti modi di considerare il concetto di viaggio. Eppure, che sia per svago e divertimento o per impegni e lavoro, il viaggio porta con sé, da sempre, una componente fondamentale: quella della scoperta, dell’esplorazione. Il conoscere, nella più pura e antica delle sue forme.

Non soltanto quando si tratta dei viaggi di grandi esploratori, ma anche quando noi stessi ci rechiamo, nel nostro umile anonimato, in luoghi nuovi e ci troviamo a contatto con la vita che li anima.

Per farlo, però, è necessaria la giusta predisposizione d’animo, quella al confronto senza pregiudizi, per conoscere, capire e crescere.

Proprio quella che hanno i protagonisti di questi irresistibili film on the road francesi, vere e proprie fiabe musicali, romantiche e sgangherate…

Amelia (TR)
SALA COMUNALE F. BOCCARINI
(P.zza Augusto Vera, 10)
IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI AMELIA

ERNEST E CELESTINE – L’AVVENTURA DELLE 7 NOTERegia di Jean-Christophe Roger (II), Julien Chheng
Animazione – Francia, Lussemburgo, 2022, 80’ – Versione italiana
Per riparare un violino, Ernest e Celestine giungono nella terra natia di lui, dove scoprono che la musica è bandita. Si alleano così con un ignoto giustiziere per riportare le note nel paese.La grazia dell’animazione disegnata a mano, la levità del tratto acquarellato, la dolcezza della favola senza tempo e una comicità che trasforma pericolosi inseguimenti in rocambolesche sequenze: una storia poetica e commovente su una grande amicizia e l’amore per la musica.
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A seguire, ore 18:30FINALEMENT – STORIA DI UNA TROMBA CHE SI INNAMORA DI UN PIANOFORTE
Regia di Claude Lelouch
Francia, 2024, 129’ – v.o.sott.it.
In seguito a un problema di salute, un brillante avvocato perde ogni capacità di mentire. Perciò intraprende un viaggio on the road attraverso la Francia, in contemporanea con la 24 ore di Le Mans. Lungo la strada si innamora di una donna diversa dalla moglie e si dedica alla sua vera passione, la tromba.

Omaggiato a Venezia 81, con Finalement Claude Lelouch ci consegna un corroborante elogio della follia, amorosa e non solo, ma soprattutto una celebrazione dell’arte, del suo potere rigenerante e pacificatore, con se stessi e con le difficoltà della vita. E regala sorrisi e lacrime.